Resta pesante la situazione della Pneumologia di Castrovillari. I posti letto sono passati da dieci e sei e l'organigramma dei medici non è stato in alcun modo rinforzato, e questo per come sarebbe opportuno in un momento di grave emergenza pandemica. La denuncia risale a qualche mese fa. In trenta giorni la situazione non è migliorata. Non ci sono stati provvedimenti tesi a rafforzare i presidi di sicurezza. Anzi, i medici restano tre e, proprio ultimamente, il reparto ha perso la professionalità e la bravura della caposala. Allo stato neanche l'ombra dei due professionisti medici che permisero al reparto di affrontare numerose emergenze legate alla ventilazione assistita dei pazienti, alcuni anche con patologie neoplastiche che non si sa bene come verranno curate in un immediato futuro. Il quadro delle emergenze è, se possibile, ancora più delicato per quanto riguarda il laboratorio di Analisi, pronto, per quanto riguarda la pandemia, soltanto a processare tamponi rapidi molecolari destinati a tenere il virus fuori dai reparti e dalle Unità operative. Restano scoperti, invece, i servizi da rendere a quella parte della popolazione rimasta colpita dal virus. La città del Pollino, che presenta dati fortemente allarmanti soprattutto derivanti dal comparto della Scuola, ieri ha fatto registrare responsi preoccupanti: la Usca Pollino – Esaro ha effettuato, nell'area del vecchio mattatoio, circa 142 tamponi molecolari.
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