Il virus segue nuove scie in Calabria e nel Cosentino, si arrampica in cielo su scale esponenziali e continua a riempire gli ospedali. La variante omicron, ancora poco cercata (ma non solo qui, è un po’ in tutta Italia che si evita di mapparla per il momento), continua a moltiplicarsi velocemente diffondendo l’infezione, soprattutto, tra i più giovani che restano il fianco scoperto della profilassi. Con i piccoli (5-11 anni) che hanno appena iniziato e gli altri (12-19 anni) che devono ancora completare.
Bimba intubata
L’improvviso peggioramento del quadro clinico della bimba di sei mesi di Casali del Manco ha convinto l’équipe del dottor Gianfranco Scarpelli a intubarla. «Abbiamo notato una sofferenza polmonare, nonostante l’ossigenazione assicurata dal caschetto e la terapia a base di antivirali e monoclonali. E così, siamo passati ad un regime di ventilazione più invasiva dopo aver sentito anche i colleghi del “Bambini Gesù” di Roma» Il direttore del dipartimento Materno infantile dell’“Annunziata” è preoccupato per l’aumentata circolazione virale tra i più piccoli: «Il vaccino pediatrico è un’arma da sfruttare. I bambini sono il vettore più efficace del virus che, nel frattempo, sta mutando. Personalmente, chiuderei in anticipo, almeno gli asili per provare a rallentare la trasmissione. Poi, a gennaio si potrà riprendere con numeri diversi».
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