Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Cosenza, medici stremati mentre il Covid miete vittime

Organici inadeguati: appello dell’infettivologo dell’Annunziata, Franco Cesario. Nelle ultime 24 ore altri 162 casi

L’ingresso del pronto soccorso all’Annunziata di Cosenza

«Medici e infermieri sono stremati. Così come i camici bianchi delle Usca che stanno facendo un gran lavoro per individuare e segnalare i casi a domicilio di pazienti che necessitano di cure con anticorpi monoclonali. Non ce la facciamo più. E nessuno si muove. Ci vogliono rinforzi». L’appello disperato arriva dal Covid manager dell’Annunziata, l’infettivologo Franco Cesario (ieri ha trattato due positivi sul territorio con i monoclonali), che è anche responsabile della campagna vaccinale in corso nell’Hub cittadino. Il Covid purtroppo nella sua avanzata non risparmia il Cosentino. Nelle ultime 24 ore l’Asp ha registrato 162 casi (+108 martedì) di cui uno fuori regione. Sette i nuovi ricoverati di cui uno in Rianimazione e gli altri 6 nei reparti ordinari. Due accessi in Pronto soccorso e 153 contagiati a domicilio. Attualmente ci sono 16 pazienti ricoverati ad Acri, 11 a Cetraro e 30 a Rossano. Trentanove i letti occupati all’Azienda ospedaliera: 9 in Rianimazione (+1) dove restano liberi 4 posti, a Malattie infettive occupati 16 letti su 18 mentre è satura Pneumologia (18 su 18). Due i dimessi guariti, uno dimesso a domicilio ancora positivo e 18 guariti a domicilio. Il bollettino Asp riporta purtroppo altre 5 vittime: due risalgono a martedì (uno in Terapia intensiva e un altro al Pronto soccorso dello Spoke di Corigliano-Rossano) e 3 a domicilio che risalgono al 31 ottobre, al 12 novembre e al 13 di questo mese di cui si è avuta notizia ieri dopo verifica su schede Istat di morte. Il numero delle vittime dall’inizio nella nostra provincia sale a 727.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza

Caricamento commenti

Commenta la notizia