Il virus colpisce in queste ore grandi e piccini diffondendo l’ansia di una contabilità che nel Cosentino non torna più per colpa di un tracciamento che disorienta. I dati ufficiali della pandemia rappresentano un corredo inutilizzabile per gestire un’emergenza che si colora quotidianamente di rosso. Tutti, ormai, guardano esclusivamente ai report dei sindaci che disegnano, ovunque, forme diverse di questo male. Ieri, l’Asp ha annunciato 365 nuovi casi attraverso la lavorazione di appena 1.360 tamponi. L’indice di positività al 26,84% certifica l’insostenibilità di un’attività di tracing&testing eccessivamente pigra rispetto all’attuale velocità di trasmissione virale. Al di là delle rassicurazioni del commissario dell’“Annunziata”, Isabella Mastrobuono, la pressione sui servizi assistenziali cresce e diventa sempre meno sostenibile. Il saldo di giornata elenca un paziente in più in terapia intensiva e un incremento unitario anche nei reparti covid. In realtà, ci sono anche dei pazienti che vengono dimessi (ieri ben tre) dal Pronto soccorso con diagnosi di positività dal momento che la prima linea dell’ospedale hub continua a mostrare segnali di stanchezza. E, purtroppo, il personale medico, già ridotto all’essenziale per esigenze di bilancio, è minacciato dal contagio che non risparmia alcuna specialità.
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