Caos e code per i tamponi, hub vaccinali nelle scuole con bambini e genitori assieme in fila, sindaci che si muovono in ordine sparso sulla riapertura degli istituti e reparti ospedalieri che chiudono perché il contagio corre e i ricoveri aumentano. Venerdì nero ieri in città e in provincia. I numeri parlano chiaro, ma al di là dell’algida freddezza delle cifre c’è la preoccupazione dei cittadini e la frase che ormai si ripete sempre più spesso, quasi come un amuleto oltre che un timore: «Prima o poi lo prenderemo tutti».
I dati
Anche ieri aumento notevole dei casi tra città e provincia: +364, 5 ricoverati ma per fortuna nessuno in terapia intensiva, 351 in isolamento domiciliare, 8 i guariti. Sono stati 1.140 i tamponi effettuati con un tappo di positività stellare pari al 31,93%. Cioè ogni tre tamponi uno è positivo. Significa che il tracciamento è in grave ritardo, quindi insufficiente a tastare realmente il polso della diffusione del virus in tutta la provincia. In città i positivi risultano 492, 416 a Corigliano Rossano, 241 a Rende, 171 a Castrovillari, 109 ad Acri, 138 a Montalto, 169 a San Giovanni in Fiore, 162 a Cassano, 118 a Paola dove è stato annullato il mercatino settimanale di domani, così come quello della Coldiretti previsto per mercoledì 12. Domenica giornata di tamponi a tappeto per l’universo scuola.
Attualmente nel Cosentino i casi attivi sono 5.758: 107 in reparto, 9 in terapia intensiva, 5.642 in isolamento domiciliare. I casi chiusi 29.554: 28.811 guariti e 743 deceduti.
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