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Corigliano Rossano, il “regno” di Carelli in mano alla nuova criminalità

Il vecchio mammasantissima morì nel febbraio del 2016

Adesso sono gli zingari e dettare legge. Le recenti inchieste della Dda di Catanzaro hanno illustrato, a grandi linee, il nuovo organigramma dei clan sibariti. I gruppi criminali sorti qua e là nel vasto territorio ionico debbono farci i conti con questo clan famigliare che ha esteso i suoi tentacoli ovunque. Persino a Corigliano un tempo roccaforte e capitale del regno di Santo Carelli, ultimo padrino di quel che si potrebbe definire “l’ancient regime” della criminalità organizzata della fascia ionica cosentina. La cui morte, avvenuta il 19 febbraio del 2016, ha messo un sigillo su un’epoca ormai lontana e distante dalle logiche criminali del nuovo gruppo egemone. Santo Carelli, è morto a 67 anni. Il mammasantissima ha chiuso gli occhi sul mondo in un’età in cui la gente comune solitamente va in pensione o comincia fare i conti con la pensione.

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