Cosenza

Lunedì 29 Aprile 2024

Covid a Cosenza, gli ospedali tornano sotto assedio

Il pronto soccorso dell'ospedale Annunziata di Cosenza

Lo sguardo si allunga negli interstizi della prima linea dell’“Annunziata”. Dentro il Pronto soccorso si replica la trama di un virus mutato e di nuovo aggressivo. È un drammatico ritorno a Itaca declinato da numeri allarmanti perché dentro la contabilità degli accessi dei pazienti con sintomi covid ci sono anche bambini e ragazzi. È il risvolto inedito della pandemia che rispetto al passato si mostra aggressiva anche con le giovani generazioni. In quelle stanze che progressivamente stanno trasformandosi in un formicaio (ieri mattina c’erano 23 pazienti positivi in attesa d’un ricovero, poi sono scesi a 15, con 7 dimissioni e un paziente purtroppo deceduto), si agitano facce livide e scavate di uomini, donne, giovani e bebè. È tutta gente malata che fatica a respirare in attesa di una collocazione che, spesso, non arriva perché nei reparti covid del territorio non ci sono più posti letto (ieri 11 malati in più nelle aree mediche e +1 anche in Rianimazione). Si attende, adesso, la riapertura di Cariati che dovrebbe funzionare con dieci postazioni di area medica. E dai report dell’Asp affiorano ben 71 casi di ragazzi in età scolastica. E ci sono ben 5 bebè (tra 0 e due anni) di cui due costretti a transitare dal Pronto soccorso dell’“Annunziata”. Si tratta di una bimba di 5 mesi di Roseto Capo Spulico e una di 14 mesi di Corigliano Rossano. Le piccole pazienti, entrambe positive, sono state rimandate a casa dopo l’osservazione e le cure previste. In quelle stanze sono stati trattati altri casi pediatrici. Controlli e ritorno a casa per una sedicenne di Rogliano, per un ventenne di Mangone e un quindicenne di Cosenza. Una diciannovenne di Roggiano è ricoverata, invece, in Ostetricia e Ginecologia. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza

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