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San Giovanni in Fiore, abusava di minori con disabilità col consenso dei genitori

Gli mettevano a disposizione una stanza della loro casa e ricevevano in cambio, di volta in volta, alcune decine di euro

Una storia turpe. Un insospettabile 46enne abusava da più di un anno di due minori (di 15 e 17 anni), una delle quali con disabilità e di una maggiorenne, pure lei affetta da problemi di disabilità psichica, in una abitazione di San Giovanni in Fiore. L’uomo, arrestato dai carabinieri del comando provinciale di Cosenza, coordinati dal colonnello Agatino Spoto, è stato rinchiuso nel carcere di Cosenza per ordine del GIP bruzio che ha accolto la richiesta di misura cautelare, avanzata dal procuratore della repubblica Mario Spagnuolo.

L’indagato compiva i suoi abusi sessuali sulle tre vittime con il consenso dei loro genitori che mettevano a disposizione una stanza della loro casa e ricevevano in cambio, di volta in volta, alcune decine di euro. A notare condotte che rilevavano disagio sono stati gli insegnanti delle sorelline minorenni, da lì la segnalazione ai carabinieri. La madre delle tre vittime è stata posta agli arresti domiciliari mentre al padre è stato imposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Le accuse contestate ai tre indagati sono corroborate da intercettazioni, riprese filmate e dichiarazioni rese ai magistrati dalle vittime.

Il sindaco Succurro: "Piena collaborazione"

«Il Comune di San Giovanni in Fiore ha fornito piena collaborazione ai carabinieri che nella notte scorsa hanno arrestato in città tre persone indagate per concorso in violenza sessuale in danno anche di due minorenni». Lo afferma, in una nota, la sindaca di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, che precisa: «La tutela delle due minori è stata affidata al responsabile dei Servizi sociali comunali, Filomena Bafaro, che, con l’assessore di competenza, Claudia Loria, nottetempo le ha immediatamente prese in carico, portandole subito in municipio per fornire loro assistenza, conforto, sostegno e quanto necessario al loro successivo trasferimento, già avvenuto, in luogo sicuro, adeguato e lontano. In questa vicenda – sottolinea la sindaca Succurro – per noi è prioritario proteggere le minori coinvolte e garantire che stiano bene. Da tempo l’amministrazione in carica ha potenziato i Servizi sociali, anche aprendo, con il coinvolgimento di esperti, uno sportello Antiviolenza dedicato soprattutto ai bisogni delle donne e dei minorenni. Si tratta di una vicenda delicata, che richiede il massimo impegno istituzionale per assicurare il costante equilibrio psico-fisico delle stesse minori».
«Questo caso – dichiara il presidente del Consiglio comunale di San Giovanni in Fiore, Giuseppe Simone Bitonti, in rappresentanza di tutti i consiglieri del municipio silano – ci turba e ci addolora. Siamo contro ogni forma di violenza, soprattutto se nei confronti di minorenni e di donne. Ciò che più importa, adesso, è che le due minori restino preservate da possibili interferenze e turbamenti».
«Confidiamo nell’azione della magistratura – concludono la sindaca Succurro e il presidente Bitonti – e ci auguriamo che al più presto sia fatta piena luce, nell’interesse esclusivo delle due minorenni, della loro crescita e dello sviluppo della loro personalità».

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