Cosenza, la pandemia dei bambini: in ospedale un altro bebè

La pandemia dei bambini è la piaga che si è aperta in queste ultime settimane scandite dall’apparente frenata (nei report ufficiali) del Covid. Il virus continua ad evitare la trappola miracolosa della pietà colpendo a casaccio, soprattutto, i più piccoli con inaudita violenza. E la storia atroce della piccola Ginevra di Mesoraca è stato il momento più triste e drammatico di questa quarta ondata. Una trama che toglie il respiro, che alimenta il pigolante urlo del dolore assoluto. Ma anche nel reparto di Pediatria dell’“Annunziata” i medici hanno curato una dozzina di piccoli pazienti. Il caso più grave trattato con successo è stato quello della bimba di Casole Bruzio che è tornata a casa proprio nei giorni scorsi grazie a un percorso terapeutico combinato con l’ospedale “Bambin Gesù” di Roma.
L’ultimo caso è un cucciolo di uomo di un mese appena. Un bebè arrivato nelle ultime ore da Corigliano Rossano con tampone positivo e febbre. Nelle ultime ore ha accusato anche una lieve forma di otalgia (mal d’orecchio) che è stata immediatamente trattata dai medici del reparto guidato dal dottor Natale Dodaro. Il direttore del dipartimento Materno-infantile, dell’“Annunziata”, Gianfranco Scarpelli, conferma il decorso tranquillo dell’ospedalizzazione: «Il bimbo è stato sottoposto a un esame radiografico che ha escluso problemi di carattere polmonari. Presto potrebbe tornare a casa». La preoccupazione del capo dipartimento riguarda però un altro reparto: «In questo momento, abbiamo tre donne gravide ricoverate in Ostetricia, tutte senza vaccino in un momento di così alta circolazione». Il virus continua a rappresentare una minaccia dentro e fuori gli ospedali. E colpisce anche i sanitari.