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Ss 106 Sibari-Co-Ro, mancano all’appello tre miliardi

Il segretario generale della Fillea Cgil Simone Celebre ha incontrato il commissario straordinario Massimo Simonini

Simone Celebre, segretariogenerale della Fillea-Cgil

Bisogna arrivare al più presto alla definizione dei progetti definitivi perché solo così il Governo potrà finanziarli. Sui lavori della futuribile Statale 106 tra Sibari e Catanzaro, e particolarmente sul tratto compreso tra la Statale 534 di Sibari ed il torrente Coserie di Rossano è intervenuta la Cgil e, nello specifico, Simone Celebre, segretario regionale della Fillea Cgil e tra coloro che nello scorso dicembre hanno partecipato all’incontro che il commissario straordinario per la Statale 106, Massimo Simonini, convocato nella fase propedeutica alla sottoscrizione dei protocolli di legalità necessari per l’avvio delle nuove opere.
Parla la Cgil, adducendo nuovi dati, finora rimasti inediti (come la possibile apertura dei cantieri della Sibari-Co-Ro già a partire dal 2023) e che aiutano a restituire un quadro quanto più chiaro e veritiero rispetto alla grande vertenza mobilità lungo la dorsale orientale della Calabria.
Le certezze oggi sono tre: la prima è che c’è un lavoro certosino di progettazione lungo l’intero tratto («il progetto definitivo della Sibari-Co-Ro è in fase di ultimazione»), la seconda è che per realizzare l’intera opera occorrono 3,8 miliardi di euro («al momento sono disponibili soltanto 884 milioni»), la terza è che nel caso in cui non si dovessero recuperare tutti i soldi necessari all’interno del prossimo Contratto di Programma 2021-2026 ad avere la priorità saranno i progetti definitivi («le nuove regole del codice degli appalti e le norme che regolamentano il Cipess non consentono più di prevedere fondi in accantonamento per opere di cui non si ha certezza di realizzazione»).

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