La furia spossata del virus sembra già esaurita con 119 nuovi casi nelle ultime 24 ore, trovati attraverso la lavorazione di 1.033 tamponi con un tasso di positività all’11,52%. Il delirio aritmetico, tuttavia, non ferma il progressivo aumento della pressione sui servizi assistenziali (anche ieri la rete tirata a secco ha portato un paziente in più sia in area medica sia in terapia intensiva). Complessivamente, i malati con Covid sono 165 (ben 156 sono nei reparti ordinari mentre altri 9 sono stati intubati e vengono sottoposti a cure intensive). Segnali che confermano come la polvere del contagio resti nascosta sotto il tappeto di un tracciamento inesistente. La contabilità ospedaliera è la prova di un virus più aggressivo che vibra di tensioni e di rabbia, inseguendo le sue prede. Ma sono, soprattutto, i morti a preoccupare, in questa fase crepuscolare della curva dei contagi. Ieri, il Cosentino ha pianto altre quattro vittime (Cassano, Corigliano Rossano, Montalto e Paola) che hanno fatto salire il totale di febbraio a quota 8 con una media giornaliera di due pazienti deceduti. Dall’inizio dell’anno, invece, le persone che si sono arrese al Covid in tutta la provincia sono state 93. Numeri che impongono prudenza e rigorosa adesione alle misure di contenimento e, naturalmente, alla campagna di profilassi che nel Cosentino continua a mantenere un andamento soddisfacente.
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