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A Luzzi e Diamante si spara, ma i colpevoli sono già stati presi

Tra oggi e domani le persone indagate dovranno comparire davanti ai Gip di Paola e Cosenza

La risposta immediata dello Stato. I due gravi fatti di sangue, registrati venerdì e sabato, a Diamante e Luzzi, hanno registrato l'immediata individuazione dei responsabili e il loro arresto. I carabinieri del colonnello Agatino Spoto, hanno infatti sottoposto a fermo i tre presunti responsabili del ferimento di Stefano Perugino, 62 anni, il titolare del bar di Diamante ferito gravemente a colpi di pistola durante una lite scoppiata per futili motivi, e hanno ammanettato pure il ventinovenne autore della gambizzazione, in pieno giorno, all'interno di un bar di Luzzi, di Andrea Caloiero, 27 anni. Il dinamismo e l'efficacia mostrata dai militari delle compagnie di Scale e Rende e del Reparto operativo provinciale (diretto dal tenente colonnello Dario Pini) hanno tranquillizzato l'opinione pubblica sconcertata per quanto accaduto. Per il ferimento di Perugino sono finiti in carcere, per ordine della procura di Paola, coordinata da Pierpaolo Bruni, i fratelli Mattia, Massimo e Alessandro De Rose, rispettivamente di 28, 31 e 35 anni, di Diamante; mentre per la gambizzazione di Caloiero è finito in manette il cosentino Antonio Abbruzzese, 29 anni, fermato su disposizione della procura di Cosenza, diretta da Mario Spagnuolo. Tra oggi e domani le persone indagate dovranno comparire davanti ai Gip di Paola e Cosenza. Tutti e quattro i sospettati devono essere considerati innocenti sino alla definizione delle vicende giudiziarie con sentenza passata in giudicato.

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