Decisioni non concordate, note che si susseguono di ora in ora, corsa nel reperire medici, chiusure e aperture di reparti nel giro della stessa giornata. Se non fosse che stiamo parlando di un servizio vitale, ossia il funzionamento del reparto di terapia intensiva dello Spoke di Corigliano Rossano, verrebbe quasi da ridere. Eppure è quanto avvenuto nella giornata di domenica e tutto nel giro di poche ore. Prima l’avviso del direttore dello spoke Pierluigi Carino con il quale comunicava la sospensione dei ricoveri in terapia intensiva per mancanza di medici e in serata l’annuncio del commissario straordinario Vincenzo La Regina che era riuscito a trovare i medici per mantenere aperto il servizio. Il tutto senza che ancora nessuno si sia fatto carico della emergenza della mancanza di personale che sta mettendo in ginocchio lo spoke della terza città della Calabria, costretta ad assistere a tristi teatrini le cui spese le pagano solo i poveri malati la cui stessa vita rischia di doverla affidare al caso o alla fortuna, tra mancanza di personale, ambulanze che quando funzionano o hanno i serbatoi pieni di benzina, rischiano di arrivare senza medici a bordo. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza