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Corigliano Rossano, scarsa sicurezza nel carcere: i medici si dimettono in massa

Non si sentirebbero abbastanza garantiti e protetti dalle aggressioni

Dall’altro ieri l’Istituto penitenziario di contrada Ciminata di Corigliano Rossano è senza medici convenzionati, in servizio presso la struttura sanitaria carceraria. Il gruppo di sanitari ex Sias dell’Asp di Cosenza che collabora con la responsabile dell’area sanitaria della casa di reclusione, dottoressa M.Pina Licciardi, dopo l’ultimo episodio identificabile come limitazione di libertà verso uno di loro, ha rassegnato le dimissioni a causa della carenza di sicurezza per la loro incolumità fisica e mentale.
I medici, infatti, dovendo fare i conti quotidianamente con la possibilità che anche un banale confronto su tematiche mediche, si tramuti in qualcosa di pericoloso per la propria incolumità, a causa dell'ormai cronica carenza di personale di sorveglianza (così come spesso denunciato dalla sigle sindacali della Polizia penitenziaria), impossibilitato, dato il numero esiguo presente soprattutto nel turno di notte, a controllare l’afflusso dei detenuti fino ai locali dell'area sanitaria, il personale medico, vedendo totalmente inascoltate tutte le istanze mosse di volta in volta, affinché qualcuno si impegnasse a ripristinare adeguate condizioni di sicurezza durante il servizio, si è visto costretto a rassegnare le dimissioni in massa dal servizio.

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