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Cetraro, tamponi agli amici: il pm chiede il processo per tutti gli indagati

Coinvolto l’ex direttore sanitario Vincenzo Cesareo

L'ospedale di Cetraro

Il pm Teresa Valeria Grieco ha chiesto il rinvio a giudizio per Vincenzo Cesareo e per gli altri tre indagati in un’inchiesta della Procura di Paola. L’ex direttore sanitario dello spoke Paola-Cetraro è accusato di diversi reati tra i quali peculato, truffa, falso e turbativa d’asta nell’ambito di indagini che ipotizzarono anche presunti favoritismi sui tamponi e vaccini anti Covid. Ieri mattina, si è svolta l’udienza preliminare davanti al Gup. Il pm ha chiesto il rinvio a giudizio oltre che per Cesareo (difeso dagli avvocati Daniela Tribuzio e Riccardo Rosa), anche per Salvatore Pace (difeso dall’avvocato Pasquale Vaccaro); per Nicola Lucieri (nipote di Cesareo) difeso dall’avvocato Giuseppe Bruno; e per Franco Tripicchio difeso dall’avvocato Simonetta Cassano. Dopo le richeiste del pm, le difese hanno discusso chiedendo il proscioglimento «perché il fatto non costituisce reato, essendo intervenuti numerosi provvedimenti del commissario che esortavano alla vaccinazione». Al termine di una breve camera di consiglio, il giudice ha emesso un «provvedimento interlocutorio» nel quale ha chiesto al pubblico ministero di «modificare i capi L,N e O ai sensi dell’art. 423 del codice di procedura penale». L’udienza è stata aggiornata al prossimo 8 marzo.

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