L’ultimo episodio di infarto che ha colpito, domenica scorsa, una cittadina di quest’area ha portato prepotentemente alla ribalta una delle più gravi carenze dello spoke di Corigliano Rossano, che non riesce a trattare i casi gravi di infarto per l’assenza del reparto di Unità di Terapia Intensiva Coronarica (Utic) di cui l’ospedale Giannettasio già disponeva, mentre si deve fare ricorso all’utilizzo dell’elisoccorso per trasferire il paziente in altri ospedali come Castrovillari, Crotone o Cosenza dove è attiva la struttura. E per il caso in questione, solo l’intervento immediato dei sanitari presenti sul velivolo del 118, ha consentito alla donna di sopravvivere essendo stato necessario attivare un intervento di rianimazione. Una situazione sicuramente preoccupante e pericolosa per la salvaguardia della salute quella che si registra in un ospedale spoke, come quello di Corigliano Rossano che dovrebbe disporre di un reparto di cardiologia munito di quel tipo di struttura, così come l’emodinamica. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza