Cosenza

Lunedì 30 Settembre 2024

“Premio Zanotti Bianco” al maresciallo della Forestale di Trebisacce, Mirella Malvasi

Il maresciallo Mirella Malvasi, comandante della stazione carabinieri forestale di Trebisacce, è la vincitrice della XXI edizione del Premio Nazionale Umberto Zanotti Bianco, dedicato al grande archeologo, antifascista, studioso e primo presidente di Italia Nostra, l'Associazione Nazionale per la tutela del patrimonio artistico, storico e naturale che ogni anno assegna i riconoscimenti ai funzionari delle amministrazioni impegnati a servire lo Stato. Ieri sera nella Sala Zuccari a Palazzo Giustiniani a Roma si è svolta la premiazione che ha visto anche la presenza dell’altro vincitore, Mauro Francesco Minervino, antropologo, scrittore e saggista a cui ex equo è andato il premio. Un riconoscimento che premia la sua “intensa attività a tutela di un territorio fortemente condizionato della criminalità, con numerosi sequestri di discariche e interventi di denuncia di abusi edilizi”. Particolarmente emozionata ed onorata di ricevere questo premio, il sottufficiale dell’Arma Forestale, durante il suo intervento ha esternato un sentimento di gratitudine e un ringraziamento ai suoi superiori “che mi hanno consentito di essere qui onorando l'intima divisa che indosso da 25 anni e da qualche anno rinnovata nella sua esteriorità” e che “mi hanno sempre sostenuta nell'attività di servizio, fornendomi il necessario supporto e la piena condivisione degli esiti”. Allo stesso modo “sono riconoscente ai colleghi che in questi anni si sono avvicendati al mio fianco, che mi hanno collaborato sempre con impegno e lealtà”. Un premio che il M.llo Capo Malvasi ha dedicato ai suoi familiari. “La piena condivisione familiare dei valori dell'onestà, del lavoro, della giustizia e del rispetto mi ha sempre confortata nel mio agire quotidiano e nelle mie scelte professionali”. Infine la Malvasi ha dedicato un pensiero “ai miei colleghi Forestali che portano avanti la loro missione in silenzio, con perseveranza, grande competenza e intima convinzione”.

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