Integralmente riformata la decisione del Tribunale di Castrovillari e della Corte di Appello di Catanzaro riguardo alla presunta esistenza della cosca denominata fino a questo momento “Acri-Morfò”. Ieri i giudici della Corte di Appello di Catanzaro, designata in sede di rinvio dalla Corte di Cassazione, hanno assolto Salvatore Morfò, Isidoro Morfò, Massimo Graziano, difesi dagli avvocati Giovanni Zagarese e Aldo Zagarese del Foro di Castrovillari, dal reato di associazione a delinquere di stampo mafioso, eliminando anche i più gravi reati di estorsione aggravata dal metodo mafioso, riformulando il reato in episodi di tentata o consumata violenza privata. Decade quindi l’impalcatura delle accuse del processo Stop, poiché viene meno l’imputazione per i tre soggetti, di cui al capo 1, ossia dall’accusa di essere tra i promotori dell’associazione di stampo mafioso. Sempre con la sentenza di ieri sono stati assolti Carmine Morello e Giuseppe Ferrante, difesi dagli avvocati Ettore Zagarese e Francesco Nicoletti, dall’accusa del tentato omicidio di Antonio Manzi alias “Tom Tom” con la formula “per non avere commesso il fatto”. Queste le decisioni a conclusione del processo di secondo grado dopo il rinvio disposto dalla Cassazione, dopo le discussioni da parte della Procura Generale e del collegio difensivo composto dagli avvocati Giovanni Zagarese, Ettore Zagarese, Francesco Nicoletti, Aldo Zagarese, Giovanni Giannicco.
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