Nuovo tentativo di suicidio in carcere a Paola. Il secondo nel giro di pochi giorni. All' interno della Casa Circondariale di Paola, come riferisce il Sappe, nella serata di di giovedì un detenuto di 34 anni originario di Gioia del Colle ha tentato il suicidio mediante impiccagione. L’uomo si è appartato nel bagno legando un laccio rudimentale al collo e alle sbarre della finestra e poi si è lasciato andare al suo triste destino. Un “angelo blu”, un giovane poliziotto penitenziario è per fortuna intervenuto cambiando il corso del destino dell’uomo e sottraendolo così da morte certa. Restano ignote le motivazioni che hanno portato il detenuto al porre in essere il gesto estremo. In ogni caso sembra sia stata originata da uno stato psicologico di disagio.
La nuova direzione del carcere di Paola è molta attenta al trattamento e al reinserimento sociale dei detenuti, ma è pur vero chi è finito nelle maglie della devianza spesse volte è portatore di problematiche personali, sociali e familiari. Fondamentale è stato il pronto intervento da parte del personale di Polizia Penitenziaria operante, che visto lo scenario e resosi conto della gravità è subito intervenuto mettendo in atto le manovre di primo soccorso evitando conseguenze drammatiche.
Negli ultimi 20 anni le donne e gli uomini della polizia penitenziaria hanno sventato, nelle carceri del Paese, più di 21mila tentati suicidi ed impedito che quasi 170mila atti di autolesionismo. «Questo è quel che fanno - scrive il Sappe - tutti i giorni le donne e gli uomini del Corpo: salvare la vita ai detenuti che tentato di togliersi la vita in cella».
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