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Ucraina, il dramma di Padre Cirillo Hennady: "Siamo in trappola sotto le bombe"

Minimo del santuario di San Francesco di Paola (Cosenza), si trova in Ucraina per assistere la madre disabile

«Hanno bombardato anche nei dintorni della nostra città e in molte città si bombarda fortemente». Sono le parole drammatiche che Padre Cirillo Hennady, minimo del santuario di San Francesco di Paola (Cosenza), ha affidato ad un messaggio audio. Il frate si trova in Ucraina per assistere la madre disabile, in una città dell’Ovest, più periferica rispetto agli attacchi russi. Padre Cirillo racconta la drammatica situazione che sta vivendo la popolazione, terrorizzata dai bombardamenti e senza possibilità di fuga.

«I russi avanzano soprattutto nell’Est del Paese - dice il frate nel messaggio audio pervenuto all’AGI - ed è difficile avere le giuste informazioni, ma la gente è nel panico, ci sono assalti ai negozi di alimentari, alle farmacie e anche ai bancomat, per ritirare i contanti».

«I benzinai, dove manca il carburante, danno solo al massimo 20 litri di carburante per ogni auto, - racconta Padre Cirillo - speriamo che non duri a lungo questa guerra. Le possibilità di fuggire sono poche, è tutto chiuso e gli aerei non possono partire perché gli aeroporti sono stati bombardati - dice il religioso - siamo un pò in trappola, restiamo a pregare perché Dio faccia qualcosa, ma dipende anche gli uomini e preghiamo per una loro illuminazione, perchè possano trovare la giusta pace».

Si ringrazia per la collaborazione il corrispondente da Paola Francesco Maria Storino

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