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Ucraina, Mendicino e Mormanno pronti ad accogliere i profughi in fuga dalla guerra

«Si stima che saranno circa 5 milioni i profughi ucraini e di questi, secondo le organizzazioni internazionali, il 15% arriveranno in Italia. La comunità mendicinese che in questi anni ha aperto tante volte le braccia a ragazzi e a famiglie provenienti dagli scenari di guerra in Africa o in Asia, accogliendoli nei centri d’accoglienza attivi sul nostro territorio e integrandoli nella nostra città, sarà anche stavolta in prima linea».

Lo scrive il sindaco di Mendicino (in provincia di Cosenza), Antonio Palermo, che si dice pronto ad accogliere l’arrivo di profughi dall’Ucraina.

«Offriamo, dunque, - scrive il sindaco - come in queste ore stanno facendo enti o associazioni, in primis l’Istituto degli Innocenti di Firenze, la nostra disponibilità al governo, specie per accogliere a Mendicino i minori orfani ucraini a cui la guerra ha tolto l’amore dei propri genitori e per i quali è in corso l’attivazione di corridoi umanitari. Mendicino c'è e ancora una volta, - conclude Palermo - se ci sarà chiesto, faremo la nostra parte».

In campo anche Mormanno

Il Comune di Mormanno, in provincia di Cosenza, si dice pronto a ospitare trenta profughi ucraini in una propria struttura, l'ostello comunale. E anche alcune famiglie del Comune del Pollino hanno offerto la propria disponibilità ad accogliere chi fugge dalla guerra in atto.

Ad annunciarlo è stato Paolo Pappaterra, vice sindaco e componente del coordinamento Anci Giovani Calabria. "Il Comune di Mormanno - afferma Pappaterra - scriverà nelle prossime ore all'ambasciatore ucraino in Italia per dichiarare fin da subito la propria disponibilità. Un segnale di vicinanza verso le sofferenze del popolo ucraino che l'amministrazione comunale sottolineerà in occasione del mercoledì delle ceneri, 2 marzo, con una fiaccolata per la pace che si svolgerà per le strade del borgo del Pollino richiamando l'urgenza di un intervento della diplomazia per sanare le ferite del conflitto e far tacere - ha aggiunto Pappaterra - al più presto le armi, ristabilendo un quadro di convivenza civile tra i popoli". Il vicesindaco il quale ha fatto sapere di avere inviato una comunicazione informale al presidente dell'Anci Calabria, Marcello Manna, per ribadire la necessità di essere protagonisti di una grande stagione di accoglienza della popolazione Ucraina che fugge dalla guerra.

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