La storia del dipendente comunale con il plafond delle ferie esaurito per gravi problemi personali e soccorso dai colleghi d’ufficio che gli hanno ceduto i loro permessi per consentirgli di prolungare la permanenza a casa è «un gesto che vogliamo sostenere – ha dichiarato il sindaco Manna – perché rappresenta appieno il clima di rapporti sereni e distesi nella nostra amministrazione comunale. È una storia di grande generosità e il merito va ai nostri dipendenti, che hanno dimostrato quanto fare del bene, aiutare il prossimo, giovi a tutti. Una lezione che ognuno dovrebbe imparare», ha voluto rimarcare, a distanza di giorni, il primo cittadino. Una bella pagina di solidarietà in un Municipio sempre alle prese con la carenza d’organico. Col pensionamento del comandante, ad esempio, nei vigili urbani restano in servizio solo 15 unità. Di queste, almeno sette-otto sono occupate per servizi interni al Municipio. Di conseguenza all’esterno, in una città come Rende, i vigili occupabili ed attivi sono soltanto in otto. Neppure un piccolo Comune ha così pochi agenti municipali. È un problema. Anche perché i servizi in città sono molteplici: a partire dal Covid e dagli adempimenti che abbiamo imparato a conoscere. Passando per le scuole, al mattino. Per gli eventuali incidenti, fino alle 20 (poi subentrano, come da accordi, i carabinieri della locale stazione). Per le attività commerciali e, non per ultimi, per i servizi sanitari e addirittura per qualche Tso di troppo come sta avvenendo nell’ultimo periodo. Insomma, tutt’altro che routine e quotidianità agevole. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza