Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Cosenza, casi di Covid in aumento con i test delle farmacie

Covid, ieri altri 542 nuovi positivi nel Cosentino e due vittime. È diventata più dinamica l’attività di tracing&testing. Rialzo in corsia con 5 ingressi in area medica. Un paziente trasferito a Catanzaro

Il virus resta chiaramente all’interno di una narrazione quotidiana che sembra diversa. Nei margini, nelle forme, nella semantica. Per mesi il tracciamento nel territorio dell’Asp è rimasto confinato nell’estratto quotidiano proveniente dalla lavorazione esclusiva dei dei tamponi molecolari. Una quota insignificante rispetto ai contagi plausibili prodotti dalle ondate di piena che hanno periodicamente travolto anche il Cosentino. Durante l’ultimo assedio, in particolare, il sistema di tracing&tracing è saltato dappertutto. E, di conseguenza, il morbo è stato perso di vista anche nelle statistiche ritenute poco convincenti dall’Istituto superiore della sanità che ha bocciato per settimane i dati trasmessi (e, soprattutto, quelli non trasmessi) dalla Calabria. La provincia di Cosenza era l’unica delle cinque sorelle a mostrare segnali in controtendenza con una incidenza cumulativa da primato nazionale proprio nel momento in cui altrove la pandemia moltiplicava effetti e contagi. In realtà, quello che è accaduto è semplice. Per mesi i numeri del Covid sono finiti in due distinti contenitori: uno di ridotte dimensioni e costituito dai referti dell’Asp caricati nel flusso dell’Iss, l’altro ben più voluminoso delle attività di testing delle farmacie i cui risultati sono rimasti nel flusso del portale Tessera sanitaria, senza che nessuno ne valutasse la consistenza. Ed è così che valanghe di positivi sono rimaste fuori dal censimento provinciale, regionale e nazionale (in alcuni casi il riscontro del molecolare arrivava quando il caso era ormai prescritto da un provvedimento di “fine-quarantena”). Da qualche giorno, su precisa indicazione del governatore-commissario, Roberto Occhiuto, anche nel Cosentino, i dati degli erogatori esterni (in particolare le farmacie) devono essere caricati nel flusso dell’Istituto superiore della Sanità.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza

Caricamento commenti

Commenta la notizia