Fiumi di droga. Le coste del Tirreno cosentino continuano a essere imbiancate dalla “polvere bianca”. E anche dall’“erba”. Il bilancio dei sequestri di droga, effettuati soprattutto tra Paola e Cetraro, aumenta in modo esponenziali e con numero impressionanti. Solo nei giorni scorsi, gli agenti del Commissariato di polizia di Paola, guidati dal vicequestore Giuseppe Zanfini, hanno arrestato un 32enne del luogo perché in un casolare di campagna nascondeva ben 12 chili di marijuana. La sostanza stupefacente era ben nascosta. Infatti, i poliziotti sono riusciti a scovare “l’erba” grazie al fiuto infallibile delle unità cinofile. L’attività investigativa ha consentito di accertare che il giovane, già noto alle forze dell’ordine, si era impegnato a nascondere in modo accurato tutta l’erba che aveva nel casolare. Spetta al gip pronunciarsi sulla misura cautelare del 32enne, difeso dall’avvocato Giuseppe Bruno. Non è la prima volta che le forze dell’ordine nel Paolano arrestano giovani per spaccio di droga. Un anno fa, in un altro casolare, sono stati sequestrati tre chili di marijuana. La scoperta dello stupefacente, quasi sempre, porta a individuare la presenza di serre in cui l’“erba” viene coltivata come un normale prodotto dei campi e di tutti gli strumenti necessari allo spaccio, come bilancini di precisione e le buste per il confezionamento della droga. Negli ultimi mesi, i controlli dei carabinieri e della polizia si sono concentrati proprio nei luoghi della movida e persino davanti alle scuole, cioè nei luoghi maggiormente frequentati da giovani e anche dai giovanissimi. Sono loro a rappresentare maggiormente sul Tirreno cosentino, l’identikit del pusher e del cliente. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria