Non colpevoli. La Corte di assise di Cosenza (presidente Paola Lucente) ha assolto Marco e Luigi Abbruzzese finiti a giudizio con l'accusa di aver partecipato alla uccisione di Luca Bruni, "reggente" dell'omonima famiglia mafiosa di Cosenza, fatto sparire per lupara a bianca, a Rende, il 3 gennaio del 2012. I resti di Bruni vennero trovati tre anni dopo nelle campagne di Castrolibero, grazie alle indicazioni fornite dal pentito di 'ndrangheta Adolfo Foggetti. I giudici hanno accolto le tesi degli avvocati Antonio Quintieri, Paolo Pisani e Cesare Badolato. Il pm antimafia Vito Valerio, della Dda di Catanzaro, aveva chiesto per gli imputati la condanna al'ergastolo. L'Assise ha riconosciuto il solo Marco Abbruzzese colpevole di occultamento di cadavere aggravato dal metodo mafioso, condannandolo a 4 anni e sei mesi di reclusione.
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