I debiti si pagano. È la Cassazione a ricordarlo al municipio di Cosenza, imponendo con sentenza irrevocabile il versamento di più di tre milioni e mezzo di euro a favore della “Ifitalia”, società di recupero crediti intervenuta nell’annosa vicenda che opponeva l’ente pubblico territoriale bruzio alla “Valle Crati Spa”. La compagine societaria si occupava nel 2008 della raccolta dei rifiuti e vantava nei confronti del Comune somme relative ai servizi erogati tra il luglio e l’ottobre del 2008. Non avendo ottenuto i pagamenti sollecitati, la “Valle Crati” ha successivamente ceduto il credito alla “Ifitalia” che, per riscuoterlo, ha attivato una serie di giudizi in sede civile. Giudizi nei quali il Municipio bruzio si è costituito come controparte senza ottenere tuttavia, né in primo, né in secondo grado, il riconoscimento delle proprie ragioni. Prima il Tribunale di Milano e poi la Corte di appello meneghina hanno riconosciuto alla Società lombarda la validità del contratto di Factoring sottoscritto con la “Valle Crati” e, quindi, il diritto a pretendere il pagamento delle spettanze richieste.
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