L’ennesima discarica a cielo aperto, scoperta per caso, ma che necessita di un intervento mirato. Anche e soprattutto per risalire agli autori dello scempio. Una indagine da detective ambientali aiutata, si spera, dalla particolarità della massa di lastre forse di cartongesso o plastica molto particolari, recanti scritte e simboli. Diversi gli usi a cui si possono essere prestate, dalla scenografia di uno spettacolo all’insegna di qualche attività o stand fieristico. Non è la prima volta che si assiste ad un degrado di questo tipo, con angoli nascosti del territorio comunale che diventano discariche per volontà di ignoti cittadini incivili. L’“originale” ritrovamento è avvenuto ad opera di un semplice cittadino, Giovanni Ursino, che mentre percorreva un sentiero immerso nella natura ha scovato questo cumulo di detriti nel greto del torrente Cino, sul versante che guarda all’area urbana di Rossano. Immediata la sua denuncia “social” che in tanti hanno condiviso e rilanciato sperando possa tramutarsi in una concreta denuncia verso chi non si è fatto scrupolo di abbandonare quella immondizia nel letto di un torrente.
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