«Noi ci sentiamo umiliati a chiedere e supplicare continuamente per un nostro diritto. Lo faremo ancora con educazione, daremo voce alle nostre voci fino a quando non avremo ciò che è nel nostro diritto, sudato e guadagnato con gli studi e con il superamento di tre prove in un concorso». I 675 operatori socio sanitari idonei della graduatoria dell’Azienda ospedaliera dell’“Annunziata”, lanciano l’ennesimo appello per sollecitare il rispetto dei loro diritti. In particolare, gli Oss si rivolgono al governatore-commissario, Roberto Occhiuto, «e insieme a lui, a tutti i commissari provinciali delle varie Aziende di procedere (come il nostro presidente più volte ha auspicato con urgenza) a programmare, visto che siamo già in netto ritardo, il fabbisogno del personale sanitario. Abbiamo veramente bisogno di lavorare, vogliamo lavorare, lavorare è un nostro diritto, l’Asp di Cosenza ha già provveduto a fare il proprio fabbisogno e noi Oss di Cosenza non vediamo l’ora di poter occupare quei posti. Sappiamo anche che in Calabria oltre alla nostra graduatoria esiste anche quella di Vibo Valentia, fortunatamente loro hanno una convenzione con l’Asp di Catanzaro e con l’ospedale Pugliese-Ciaccio. Dopo un incontro in Regione, nel mese di gennaio, l’avvocato Vittorio Prejano ci rassicurò che i bandi e avvisi in uscita sarebbero stati bloccati, così come affermò anche che non è vero che esiste una “legge” che prevede la priorità di graduatoria sull’altra, quindi troviamo assurdo che i colleghi di Vibo insistano per venire a Cosenza quando gli stessi un paio di anni fa hanno declinato l’invito. Non vogliamo guerre tra poveri, con la carenza di Oss che abbiamo in Calabria, le nostre graduatorie servirebbero a ricoprire solo una minima parte, la nostra è una figura mancante».
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