Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Rende, Tarasi: “Bene l’idea di area urbana ma c’è anche il contratto di fiume”

Lo ricorda il presidente pro-tempore del costituente partenariato pubblico-privato. L’ultima assemblea dei partner risale a molto tempo addietro Aderirono più di 70 soggetti tra comuni ed enti di varia natura

L'area urbana Cosenza-Rende

Sull'area urbana Cosenza-Rende il dibattito potrebbe allargarsi sul cosiddetto contratto di Fiume. «N’è passata di acqua sotto i ponti dal giorno in cui si è riunita l’ultima assemblea del Partenariato Pubblico Privato del Contratto di Fiume Crati, rinviando a quella successiva la costituzione del soggetto di governance», scrive ad esempio oggi Pietro Tarasi, presidente pro-tempore del costituente partenariato pubblico privato del contratto di Fiume Crati.
Tarasi ricorda gli «enormi sforzi fatti negli anni precedenti a tale evento nel riuscire a concretizzare l’adesione di più di 70 soggetti tra comuni, enti pubblici e privati, quest’ultimi anche attraverso le loro rappresentanze di categoria; una serie di adesioni consapevoli dell’enorme importanza che riveste uno strumento quale il Contratto di Fiume che, in quanto volontario, più che un obbligo è percepito da tutti come un’opportunità», spiega. Nel frattempo è maturata nelle istituzioni una maggiore consapevolezza dell’importanza di un intervento sul territorio che tenga conto della sua complessità e della rete di relazioni che intercorre fra gli insediamenti antropici e le emergenze naturali. «D'altra parte l’importanza dell’ambiente e della sua tutela ha trovato una sua definizione radicale nella recente modifica all’articolo 9 della Costituzione che, in quanto tale, rappresenta uno dei principi cardine per l’impostazione di tutta la normativa che attiene alla gestione del territorio», aggiunge Tarasi.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza

Caricamento commenti

Commenta la notizia