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Cassano, decine di stabili abusivi saranno demoliti

Le ruspe del Comune in azione per ripristinare la legalità nel territorio sibarita violentato dalla cementificazione

Altro giro, altra corsa. Le demolizioni di manufatti abusivi partite in settimana nella Sibaritide non sono destinate a fermarsi. Per il Comune di Cassano il secondo step, che in realtà potrebbe essere bollato come il terzo, è stato già calendarizzato per il prossimo mercoledì 27 aprile.

La prima demolizione di un’opera abusiva riconducibile alla criminalità organizzata avvenne il 15 ottobre del 2019 fu il primo bene demolito in provincia di Cosenza dopo oltre un decennio. Successe in contrada Permuta per effetto del protocollo contro gli abusivismi edilizi firmato in a Cosenza in Prefettura.

Si trattò dell’avvio degli interventi di demolizione contenuti nella lista dei 52 immobili abusivi già censiti ed individuati con un atto deliberativo datato sempre 2019 e licenziato dalla Commissione straordinaria, composta da Mario Muccio, Roberto Pacchiarotti e Rita Guida, che in quel periodo resse le sorti dell’Ente locale sibarita. Le demolizioni effettuate a Doria, frazione di Cassano, martedì scorso per volere dell’amministrazione comunale guidata da Gianni Papasso, rappresentano la continuazione di quell’elenco e l’inizio di un processo che interesserà anche le frazioni di Sibari (terzo step già calendarizzato per dopo Pasqua) e Lauropoli oltre a Cassano Centro. Cassano, per la seconda volta in pochi anni, dunque, diventa esempio di un nuovo corso con la speranza che non resti l’unico comune a tentare il ripristino della legalità anche in questo campo.

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