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Scuola Cosenza, il boom di contagi mette paura ai maturandi

Non si placano le polemiche sulle modalità dell’esame di stato post pandemia. Perplessità sulle prove scritte in presenza

Da alcuni giorni l’Italia è fuori dallo stato di emergenza e si cerca di tornare alla normalità nonostante nel Cosentino, in particolare, si registra un boom di contagi. Il mondo della scuola è sempre più nel mirino del virus, ma adesso i riflettori sono puntati sul nuovo esame di Maturità. Dopo due anni di pandemia, lockdown e Dad, a giugno i diplomandi torneranno in aula a sostenere l’esame di Stato con la novità – rispetto ai due anni di pandemia – delle prove scritte. Le disposizioni indicate dal ministro della Pubblica istruzione, Patrizio Bianchi, sono state chiare fin dall’inizio: da quest’anno scolastico l’esame di Maturità deve comprendere il ritorno dello scritto. Tale decisione ha creato non poche polemiche, non solo da parte degli studenti che sono restii a sostenere le prove scritte, ma anche da parte di alcuni docenti e delle famiglie. Tra le motivazioni del loro disappunto c’è, prima di tutto, l’aumento dei contagi e una possibile nuova impennata del Covid. In questi ultimi giorni si sta valutando anche la possibilità di fare sostenere l’esame a settembre agli studenti positivi.

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