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Finti trasferimenti in Bulgaria, evase tasse per 69 milioni: coinvolta anche Cosenza

Diverse aziende italiane, per lo più di Benevento, sono state fittiziamente trasferite in Bulgaria in un’elaborata truffa fiscale del valore di almeno 69 milioni di euro. Il sistema che funzionava dal 2013 è stato fermato con un’operazione condotta dalla Procura di Benevento, con la Gdf di Benevento e di Napoli, assieme alla Procura di Sofia (Bulgaria), e l’assistenza di Eurojust, l’unità di cooperazione giudiziaria dell’Unione Europea. 26 i sospetti identificati dopo 29 perquisizioni. Nell’operazione sono stati sequestrati un hotel e altre proprietà, e altri beni per un valore totale di 11 milioni, segnala Eurojust.
Le attività illegali hanno sede principalmente nella provincia di Benevento, segnala Eurojust in una nota, ma le perquisizioni sono avvenute anche ad Avellino, Roma, Milano, Napoli, Cosenza e Varese, oltre a Sofia e Plovdiv in Bulgaria. In Bulgaria, poi, sono stati congelati i conti bancari ed è stata sospesa la proprietà delle società utilizzate per la truffa. I responsabili della truffa cambiavano amministrativamente la registrazione di imprese attive nel turismo, nell’edilizia e nella distribuzione alimentare dall’Italia in mani bulgare, senza realmente cedere la proprietà.

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