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Corigliano Rossano, dopo l’omicidio Aquino la politica fa la voce grossa

Chiesto il potenziamento dell’organico delle forze di polizia

Il luogo dell'omicidio di Pasquale Aquino a Corigliano Rossano

L’ultimo della lunga serie di fatti di cronaca, l’omicidio di Pasquale Aquino a Schiavonea, ha fatto scattare la reazione della politica locale e sovracomunale i cui rappresentanti tutti hanno manifestato la necessità del potenziamento delle forze dell’ordine e la restituzione del Tribunale a questo comprensorio che da tre anni può contare sulla prima città della provincia. Tra gli interventi più recenti quelli di Europa Varde-Verdi di Corigliano Rossano, di Davide Tavernise, capogruppo regionale del M5S, di Francesco Spadafora, responsabile provinciale del dipartimento sicurezza e legalità di Fdi. I rappresentanti del sole che ride di Corigliano Rossano, nell’elencare le principali aberrazioni che hanno coinvolto il territorio, ritengono che debba essere la politica a guidare il cambiamento. Ribadiscono che non servono le passerelle. Perciò chiedono ai rappresentanti in Parlamento, Regione e Provincia di pretendere servizi sociali «per non lasciare sole le famiglie e le vittime dei violenti». Aggiungono che è indifferibile la restituzione del Tribunale, così come è «indifferibile l’aumento del personale di Polizia e dei Carabinieri a livelli consoni ad una città di oltre 340 kmq e 75.000 abitanti».

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