Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

I campi di gioco devastati dai marosi sulla costa tirrenica di Cosenza

Lo stadio di Acquappesa devastato dai marosi

Carenza di strutture, così muore lo sport. Mancano gli stadi sulla costa tirrenica del Cosentino. I vecchi impianti lasciati senza manutenzione e in balia degli agenti atmosferici hanno fatto il loro tempo. Alcuni di loro costruiti accanto alla battigia hanno pagato in questi anni il dazio ai violenti marosi.
Ha chiuso i battenti da quasi un ventennio il Comunale di Fiumefreddo Bruzio. La squadra del paese per anni ha rappresentato l’orgoglio di un borgo dove il gioco del calcio è stato tramandato per generazioni. Addirittura si era parlato anche di un contenzioso sulla proprietà dello stesso. Rimane il mistero su una struttura che in ogni caso al momento non risulta più agibile.
A Cetraro erano state avviate le prime opere ed era stata individuata tra qualche perplessità l’area posta pochi metri più a monte dove sorgeva il vecchio stadio distrutto dai marosi. Con i cosiddetti pannelli realizzati a mare adesso non dovrebbero esserci più pericoli. Ma il paradosso è che i lavori dovevano essere già a buon punto e invece ancora la Cetraro sportiva aspetta ancora il suo Comunale.
Stessa sorte ha colpito qualche anno fa Acquappesa. È stato uno degli ultimi stadi a chiudere per motivi di sicurezza pubblica legati in particolare alla vicinanza del mare. L’opera di deterioramento della struttura è andata avanti anche in questi mesi. Il Comunale è stato costruito praticamente accanto all’arenile con l’erosione che avanzando nel tempo ha ridotto ai minimi termini le distanze di sicurezza.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia