La città di Paola rischia di scendere ben presto sotto la soglia dei 15mila abitanti. "La situazione critica - scrive il movimento politico culturale Primavera della Calabria - è la medesima per tante (troppe) aree della Calabria e dell’intero Mezzogiorno, in cui il depauperamento demografico è la cartina al tornasole di un impoverimento coatto del tessuto sociale. L’emigrazione giovanile è una piaga a cui la politica ha risposto con il ricettario neoliberista del fai-da-te, composta da lavori a tempo determinato, miraggi di cooperative e improvvisando corsi di formazione di misero collocamento o ancora la rincorsa a certificazioni offerte da enti privati contribuendo in modo dirimente a ridurre formazione (e indi cultura) a becera raccolta punti".
Nei fatti, considerando i fuori sede l’emergenza per i comuni calabresi è ancora più gravosa. Ciò vale anche per Paola, in cui la situazione non è diversa da quella di altri centri. "In questo scenario - viene aggiunto - se non ci saranno politiche del lavoro serie volte a garantire dignità e sostegno alle persone - ovvero politiche di respiro europeo -, si rischia seriamente di arrivare fra cinque anni a votare anche a Paola con il sistema del “turno unico”, senza la possibilità del ballottaggio riservata ai soli comuni aventi almeno 15mila abitanti.
La travagliata vicenda che ha contraddistinto la formazione delle coalizioni che nelle prossime settimane si presenteranno all’elettorato, ha segnato nei fatti la “paesanizzazione” della città. Fughe e rimbalzi fra liste e candidati per cercare di raggrumare idee e consensi in vista delle tornate elettorali del prossimo giugno, in cui la politica ha visto sempre più assenti i partiti a favore dei grandi portatori di voto che seguendo la mera convenienza elettorale hanno reso gli schieramenti incomprensibili, rendendo la città un latifondo del voto. Una politica sempre più legata ai singoli segna il definitivo declino della città dei servizi, oramai nei fatti vieppiù paese di provincia".
L'auspicio che viene fatto all’amministrazione comunale che sarà eletta "è quello di riuscire ad invertire questo declino a Paola, come negli altri centri della costa tirrenica e della Calabria intera. In questo confidiamo negli elettori, il cui potere si eserciterà in cabina elettorale fra circa un mese. Siamo certi che le donne e gli uomini chiamati ad esercitare il proprio diritto-dovere sapranno scegliere ponderando al meglio la decisione per il bene ed il rilancio dell’intera cittadinanza.
La parola ora alle piazze, per capire quali proposte sono sul tavolo per indirizzare sostegni e consensi. Stato sociale, gestione oculata dei fondi del PNRR e politiche per il lavoro serie appaiono nei fatti l’unica alternativa percorribile, per evitare di farsi meno male nella caduta in una voragine, di cui al momento non si scorge la fine, ma di cui diversamente, se non si dovesse interviene per tempo, è facile prevedere il catastrofico tonfo".
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