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Trebisacce, i tentacoli della malavita sui cantieri della 106. Incendiati cinque mezzi

La malavita mette le mani sui cantieri del Terzo megalotto della strada statale 106. Incendiati nella notte, cinque mezzi di proprietà di una nota ditta con sede nella confinante Albidona, che da tempo, collabora con il general contractor che sta costruendo l'importante opera viaria. Quasi mezzo milione di euro il danno subìto dai giovani imprenditori, persone perbene che faticano quotidianamente per portare a casa il pane. Nessun dubbio, sembra, sull'origine dolosa del rogo. Che ha bruciato camion ed escavatori. Le fiamme hanno avvolto, danneggiandolo seriamente, il capannone che custodiva alcune gru.

L'incendio si è sviluppato in località piano della Torre, dove insiste il deposito dell'Azienda, che peraltro sembra essere fornito di impianto di videosorveglianza, le cui immagini naturalmente, sono al vaglio degli inquirenti.

I malviventi senza paura, neppure di tre grossi cani maremmani che gironzolano liberi nel piazzale della ditta, a protezione dei mezzi meccanici, hanno agito con grande disinvoltura, portando a compimento la loro malsana opera. Particolare che fa pensare, che ad agire sia stata gente del mestiere, che non si spaventa certo al primo ostacolo e che conosce bene come e quando muoversi. Allertati dai proprietari, sul posto dell'incendio sono giunte due squadre di vigili del fuoco appartenenti al locale distaccamento volontario e a quello permanente di Castrovillari, che hanno combattuto contro le lingue di fuoco, mettendo in sicurezza l'area e cercando di salvare il salvabile. Con loro anche i carabinieri di stanza alla compagnia di Cassano agli ordini del Capitano Michele Ornelli e gli uomini della benemerita di Trebisacce guidati dal comandante Natale La Bianca. Le indagini sono in corso.

La nota del Commissario straordinario del Comune Carlo Ponte

“Allo stato, posso esprimere le preoccupazioni per quanto successo - ha scritto in un'apposita nota il Commissario straordinario del Comune Carlo Ponte - con l'auspicio che le competenti Autorità, possano far luce sull'episodio, assicurando i responsabili alla giustizia.
Trebisacce e l'Alto Ionio non meritano questi accadimenti, specialmente in questo momento, alle soglie della stagione turistica".

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