Si attenua il rischio di grave emergenza rifiuti nei comuni dell’ambito di raccolta ottimale della Sibaritide, che ha per capofila il comune di Corigliano Rossano, dopo l’annunciata chiusura, da parte del gestore, l’Ekrò di Crotone, dell’impianto di selezione di Bucita, a partire da domani. All’ultimo momento è giunto il ripensamento dell’azienda che ha fatto sapere di aprire l’impianto con riduzione dei conferimenti dei rifiuti per una quantità non superiore alla 60 tonnellate rispetto alla circa 100-120 tonnellate di potenzialità della struttura del territorio di Rossano per i motivi, economici, accennati in una precedente comunicazione di cui abbiamo dato notizia. La revisione della decisione è giunta, in seguito alla comunicazione del sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi, nelle vesti di coordinatore dei 34 comuni dell’Aro, inoltrata alla società Ekrò, al presidente dell’ATO di Cosenza, al Prefetto di Cosenza, al commissario regionale Rifiuti e risorse idriche, All’Ufficio regionale Ambiente, ai comuni dell’Aro, con cui “conferma la disponibilità del Comune di Corigliano-Rossano ad istituire al proprio interno un Centro di Costo dell’Ato Cosenza competente per il contratto di gestione dell’impianto di trattamento di Corigliano-Rossano, con l’obiettivo di supportare ed alleggerire gli uffici attualmente competenti e conseguentemente rendere maggiormente efficiente la gestione contabile dell’ATO, mitigando quindi i disagi che attualmente ricadono ciclicamente sugli enti comunali, sui gestori, sulle maestranze ed ovviamente sui cittadini”. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza