La Direzione investigativa antimafia di Catanzaro, su disposizione del locale Tribunale, ha eseguito un provvedimento di sequestro di beni mobili e immobili aziendali nella disponibilità di un noto imprenditore cosentino (Antonio Lavorato, 66 anni), attivo nel settore alberghiero e della distribuzione di prodotti per la ristorazione in Italia e all’estero. L’imprenditore era stato arrestato nell’ambito di una operazione antimafia e per gli inquirenti è inserito in una cella 'ndranghetista della fascia Ionica, per la quale procura e garantisce investimenti, gestendo anche in regime di monopolio forniture alimentari; è stato condannato già a 8 anni e 8 mesi di reclusione per associazione a delinquere di stampo mafioso ed estorsione. Gli investigatori, operando una precisa ricostruzione contabile, sono stati in grado di evidenziare una rilevante sproporzione tra le risorse reddituali dell’uomo e il cospicuo patrimonio a lui riconducibile. Sigilli al capitale sociale e al compendio aziendale di una società operante nel settore turistico-alberghiero, nonché ad auto, conti correnti e rapporti finanziari per un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro.