Dramma sanitario sul Tirreno, carenza di personale nei due ospedali spoke di Paola e Cetraro
L’estate è alle porte e i pronto soccorso del San Francesco a Paola e del Iannelli a Cetraro sono al collasso. Ad affrontare le emergenze ci sono solo sei medici in due nosocomi. Soffre anche l’anestesia che conta in totale appena nove camici bianchi. Le preoccupazioni di cittadini e operatori sanitari sono affidati a una nota della Federazione italiana sindacale medico uniti. In particolare la denuncia al neo commissario Antonello Graziano è per queste gravissime carenze di organico che da anni interessano l’ospedale spoke Paola-Cetraro e che anche oggi sono attuali. Claudio Picarelli, segretario regionale Fismu sottolinea: «La criticità maggiore è che attualmente sono in servizio solo sei medici con due Pronto soccorso (Paola e Cetraro). Cosa succederà nelle prossime settimane quando necessariamente dovranno essere concesse le ferie estive e, contemporaneamente, l’afflusso di utenti decuplicherà per l’arrivo dei villeggianti». Quindi segnala come «interi reparti di degenza siano addirittura chiusi per carenza di medici e infermieri. E nel frattempo gli ambulatori non erogano più prestazioni basilari (per un ecodoppler il paziente è costretto a rivolgersi a Cosenza). Le sedute operatorie sono continuamente rinviate perché in anestesia, tra Paola e Cetraro, sono in servizio solo nove anestesisti, quando per garantire i Lea ce ne dovrebbero essere in servizio diciotto». Il segretario regionale Fismu si sofferma sull’acuirsi del problema a riguardo delle proteste, o addirittura delle aggressioni, vista anche la fragilità organizzativa dei servizi: «Sono all’ordine del giorno episodi di intemperanze di pazienti e parenti nei confronti degli incolpevoli medici». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza