Le viscere della sanità sono imbottite di muffe e tossine. Scorie che ammorbano l’aria in una terra che vive di contraddizioni. C’è un nuovo ospedale da realizzare, uno studio di fattibilità già confezionato, un progetto definito. Ma resta il mistero dei soldi. Questi anni, caratterizzati dalla rissa politica (sull’asse Palazzo dei Bruzi - Cittadella) generata dalla localizzazione del nuovo hub (Mario Occhiuto pensava al recupero della vecchia Annunziata mentre Mario Oliverio lo voleva a Vaglio Lise), hanno finito per distillare gli umori maligni che adesso rischiano di azzerare (o, comunque, ritardare) la grande opera (che, intanto, è diventata una contesa di campanile tra Cosenza e Rende). Una minaccia che fa addensare ombre sul futuro di un settore storicamente paralizzato dall’immobilità politica come la sanità, che è rimasta stretta nella morsa di un conflitto di ideologie, uno conflitto tra due blocchi (Comune e Regione) che ha spinto gli uni contro gli altri a testa bassa, senza speranza per i cosentini. Uno scontro muscolare che con i ritardi ha prodotto confusione. E nel caos si è perso contatto con il finanziamento destinato alla realizzazione del nuovo ospedale. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza