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Allarme medici all’“Annunziata” di Cosenza, solo 4 a Malattie infettive

È il reparto che continua a rimanere più esposto nella lotta al Covid. Ziccarelli (Anaoo-Assomed): «Bisogna assumere con urgenza. La situazione è ovunque drammatica, non si può più aspettare»

Benvenuti in Calabria dove il sistema-salute rimane intubato, con parametri vitali sempre più sfumati. Una sanità schiacciata dai debiti che affondano i bilanci delle aziende. Conti perennemente in rosso, col personale ridotto al lumicino e le strutture sotto assedio. Una bolla nella quale politici e commissari hanno intrappolato i servizi assistenziali da oltre tredici anni. In Calabria è vietato ammalarsi. Qui dobbiamo fare i conti con visite mediche fissate anche a distanza di un anno dalla prenotazione, letti che non si trovano nelle corsie degli ospedali e pazienti in attesa di essere visitati distesi su barelle nei corridoi nei pronto soccorso. Il sogno di cure organizzate, strutturate all’interno di luoghi accoglienti e funzionali è sfumato. E l’abuso di promesse non mantenute ha prodotto inevitabilmente il crollo verticale di credibilità dell’intero sistema. L’ultimo allarme giunge dall’“Annunziata” col reparto di Malattie infettive, strategico nella lotta al Covid, rimasto con soli 4 medici.

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