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Attentati a Corigliano Rossano, Russo: "Siglare patto collettivo contro la criminalità"

Per il sindacalista bisogna alzare la guardia contro ogni tentativo di infiltrazione negli appalti e nei subappalti

Un territorio depotenziano. E animato da una singolare dicotomia istituzionale: la nascita di una grande città non è coincisa con il potenziamento di servizi, uffici e strutture ma, al contrario, con un graduale depauperamento dell’esistente. L’escalation criminale registrata negli ultimi due anni ha aperto un dibattito non solo sulla necessità di aumentare la sicurezza nella vastissima e importante area cittadina ma pure sulla opportunità di potenziare tutti i presidi dello Stato. Alle parole del sindaco, Flavio Stasi, hanno fatto eco le affermazioni forti di Fortunato Amarelli, presidente di Confindustria: entrambi hanno denunciato un «arretramento dello Stato». A loro si unisce il segretario regionale della Cisl, Tonino Russo, originario della Sibaritide e profondo conoscitore della zona e dei problemi che l’affliggono.

Segretario che succede?
Assistiamo al dilagare di una violenza che mette a rischio sia la sicurezza delle persone che lo sviluppo pieno e inclusivo di un’area dalle enormi potenzialità.

Quanto danneggia lo sviluppo?
La presenza di una criminalità senza scrupoli è in apparente contraddizione proprio con le grandi opportunità di crescita: ma la contraddizione è, appunto, solo apparente, perché in gioco c’è il controllo delle risorse legate al territorio provenienti da varie fonti e ora – come più volte anche la Cisl ha segnalato con forza – delle risorse europee legate al Pnrr. È evidente che bisogna alzare la guardia contro ogni tentativo di infiltrazione di tipo mafioso negli appalti e nei subappalti.

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