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Cosenza, mobilitazione per salvare la celebre Officina delle Arti

Il direttore Edoardo Tarsia annuncia sui social la cessione di arredi e scenografie

teatro officina delle arti cs

L’Officina delle Arti chiude. E un patrimonio culturale della città rischia di andare perduto per sempre. Il fondatore e animatore della struttura che tanto ha fatto in questi anni ha deciso di lasciare la nostra regione e andare all’estero. L’Officina non ha mai funzionato con il sostegno di denaro pubblico ed è sempre andata avanti grazie all’affetto del pubblico. Prima la pandemia, ora la crisi economica che in generale ha investito la Calabria hanno indotto l’attore, autore e regista teatrale a cambiare strada. tenere in piedi una struttura teatrale è davvero complicato: da qui l’annuncio sui social della messa in vendita di arredi e scenografie.

Per chi conosce Tarsia è davvero un colpo al cuore. Una realtà tanto importante e significativa meriterebbe infatti di non finire così. Simona Loizzo, capogruppo della lega in consiglio regionale e cosentina doc, interviene sulla vicenda. È l’unica voce al momento registrata in ambito politico-istituzionale: "La paventata chiusura del Teatro officina delle arti va scongiurata ad ogni costo. Quando un teatro chiude una città si spegne diceva Ionesco e sarebbe grave se l'officina delle arti non trovasse una soluzione ai suoi problemi. Presidio culturale del centro storico - afferma Simona Loizzo - e luogo di sperimentazione, il teatro è diventato un punto di riferimento per ogni età ed ha avvicinato famiglie e giovani alla tradizione culturale della rappresentazione".

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