Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Cosenza, l’Officina delle Arti non chiude

Il sindaco Franz Caruso ha incontrato a Palazzo dei Bruzi il direttore e regista Eduardo Tarsia. Il Comune s’impegnerà a sostenerla con una serie di iniziative

Niente è perduto. Chiudere un teatro in una città celebre per secoli come il maggior centro culturale della Calabria, sarebbe quasi un delitto. Un imperdonabile delitto che nessun vuol compiere. «Faremo quanto è nelle nostre possibilità e competenze per aiutare l’Officina delle Arti a superare il momento di difficoltà economica che l’ha investita e per rilanciarne l’azione sul territorio cittadino»: è quanto ha affermato il sindaco, Franz Caruso, incontrando ieri mattina a Palazzo dei Bruzi Edoardo Tarsia, fondatore e titolare della struttura, che in oltre 22 anni di attività ha rappresentato un punto di riferimento importante per i cosentini. La storia dell’Officina è davvero meravigliosa perché nasce dall’idea di riutilizzare un vecchio stabile dell’Enel per farne un centro di produzione artistica autofinanziato. Una struttura unica nel suo genere nella nostra regione.

L’incontro, a cui hanno partecipato ieri i consiglieri comunali Aldo Trecroci e Francesco Turco, è servito a Edoardo Tarsia per raccontare in estrema sintesi l’idea che lo ha portato a creare l’Officina delle Arti e per manifestare al primo cittadino le attuali preoccupazioni e criticità economiche, accresciute anche a seguito della pandemia da Covid-19. Con compostezza e straordinaria fierezza Edoardo Tarsia ha chiarito: «Sto spendendo tutta la mia pensione in questo sogno che negli anni ha dato buoni frutti alla città. Oggi sono in difficoltà. Ma non voglio soldi. Il mio obiettivo è che l’Officina delle Arti sopravviva alla mia pensione e che venga messa nelle condizioni di poter continuare ad operare».

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro

Caricamento commenti

Commenta la notizia