«La rete termale calabrese potrebbe diventare realtà. Accogliamo con grande favore la proposta del presidente Occhiuto per la realizzazione di una rete termale regionale». È di questo avviso Franco Salerno coordinatore di Idm per i comuni di Guardia Piemontese e Acquappesa. «L'entusiasmo - aggiunge Salerno - ci sarebbe anche se bisogna vedere le dinamiche e le modalità di presentazione della proposta». La stessa che tra le altre cose percorre il solco tracciato dal fondatore de L’Italia del Meridione, l’ex Consigliere regionale Orlandino Greco, che nel 2018 presentò una proposta di legge per il: “Riordino del sistema idro-termale della Regione Calabria”. Come Idm spiega ancora Salerno «abbiamo da sempre e più volte espresso lo sconcerto e la costernazione, scendendo in prima linea, di fronte ad una questione che dura da troppi anni. Un patrimonio non sfruttato al meglio e vilipeso. L'attrazione termale nella nostra zona è tra le risorse più importanti, abbiamo una tra le acque più importanti in Europa e siamo i primi in Italia per l'indice alto di zolfo, nello specifico le acque sono ipertermali, solfuree, salsobromojodiche e raggiungono il più alto grado sofidrometrico d’Italia». Con questa nuova riapertura per il coordinatore di Idm: «si può avere – sottolinea ancora - un ulteriore slancio a favore del turismo che circonda il nostro territorio, e che potrà varcare i confini regionali, nazionali ed Europei, come già successo negli anni passati, con presenze da Germania, Russia, Svizzera. La qualità delle acque fa si che siano una ricchezza per il benessere ma soprattutto per la cura del corpo e delle malattie che riguardano reumatismi e artrosi, segue insieme l'otorinolaringoiatria le faringiti, laringiti, otiti, interessa l'apparato respiratorio tra cui asma, bronchiti, le malattie della pelle orticaria, dermatite e riguarda anche la ginecologia». Si tratta di una risorsa molto importante per il territorio: «ovviamente oltre che Guardia Piemontese e Acquappesa ne gioverebbe tutto il Tirreno cosentino e la Regione. La nostra è una terra dal potenziale inespresso e caratterizzata da una forte emorragia occupazionale. Dunque, nel congratularmi con il Presidente Occhiuto, il mio auspicio è che la sua Giunta possa, all’unisono, da un lato continuare nell’opera di valorizzazione dei settori cardini per lo sviluppo della nostra terra e, dall’altro, dare risposte immediate agli stabilimenti termali chiusi e che creano emergenza sociale, come nel caso delle Terme Luigiane. Quest’ultime, rappresentano lo specchio dei paradossi calabresi: struttura all’avanguardia ma chiusa, nonostante la stagione termale sia più che alle porte, per contenziosi che poco hanno a che vedere con l’interesse pubblico e che costringono tanti lavoratori innocenti a casa. Continuiamo a credere che una Calabria diversa sia possibile realizzarla, tutti insieme e con la forza del buon governo».