Le cifre grondano d’unto e raccontano la violenza improvvisa dell’onda di crisi che attraversa tutta l’Italia. Cosenza continua a vivere questi giorni tra alti e bassi umorali che svelano la fragilità di una umanità sempre più disorientata davanti all’avanzata dell’inflazione. La polvere livida della recessione continua a dilatare le smagliature della nostra capacità finanziaria sempre meno vigorosa. Del resto, la narrazione algebrica della crisi secondo l’Unione nazionale consumatori ha disegnato un presente tossico che galleggia nella penombra di un futuro incerto. Qui, i prezzi dei prodotti alimentari e delle bevande analcoliche sono cresciuti del 9,5%, una impennata delle quotazioni tra le più alte d’Italia. E, all’orizzonte c’è il vuoto, non si intravede neanche l’illusione della ripresa perché la guerra ha cambiato la storia del mondo occidentale già modificata dallo strazio della pandemia. La vita è diventata difficile come non lo era mai stata prima. Una vita sempre più in salita, fino all’ultima curva, fino all’ultima rampa.
Vacanze a rischio
Le giornate sono vissute tutte allo stesso modo, uno strappo dopo l’altro, come se fosse l’ultimo. Un tracciato infinito sul quale, di questi tempi si annida un altro inciampo: la pianificazione delle vacanze. Un’estate a rischio dopo le ultime due condizionate pesantemente dal Covid. Sulla necessità di rivedere i piani delle ferie pesa la corsa al rialzo dei prezzi dei prodotti energetici. Il costo di benzina, gasolio, gpl e metano continua a crescere secondo un algoritmo condizionato, inevitabilmente, anche dalle speculazioni oltre che dagli echi della guerra. L’impatto dei carburanti peserà inevitabilmente sulle opzioni relax che andremo a selezionare tra luglio e agosto. Il Codacons ha provato ad elaborare gli scenari di crisi tracciati dall’Istituto di statistica nazionale. «Nell’ultimo mese si sono registrati in Italia fortissimi aumenti delle tariffe che raggiungono livelli record per i biglietti aerei, i cui prezzi in alcuni casi sono più che raddoppiati rispetto allo scorso anno. Acquistare un volo europeo costa infatti oggi addirittura il 127,6% in più rispetto al 2021, mentre i voli internazionali hanno subito incrementi del +103,3%. Aumenti delle tariffe anche per i voli nazionali (+21,4%). Ma ad aumentare sono anche le tariffe dei traghetti che salgono del 22,7% su base annua, mentre spostarsi in auto costa il 25% in più rispetto allo scorso anno se si dispone di una vettura a benzina, e oltre il 33% in più in caso di auto a gasolio». Secondo il Codacons, «l’estate 2022 sarà ricordata come quella del caro-vacanze, sicuramente la più costosa degli ultimi decenni, e chi andrà in villeggiatura dovrà spendere molto di più per spostarsi, dormire fuori e mangiare. Alla base dei rincari abnormi dell’ultimo periodo i maggiori costi energetici in capo agli operatori turistici, che vengono scaricati sui consumatori finali attraverso prezzi e tariffe, e l’escalation di benzina e gasolio che determina effetti diretti sulle tariffe del comparto trasporti».
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