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Sanità a Cosenza tra disperazione attuale e speranza futura

Il Consiglio comunale ha votato l’ubicazione dell’ospedale provinciale a Vaglio Lise. Filippelli ritiene intanto indispensabile rifondare il sistema-salute nel vecchio presidio

All’“Annunziata” non sanno più cosa inventarsi per fronteggiare l’emergenza senza fine dei pazienti in coda. Da quando sono stati cancellati i piccoli ospedali del Cosentino, la gente arriva tutta qui. E tutta qui si mette in fila ad aspettare risposte da medici e infermieri. Chiede, s’informa, e nel frattempo s’affida alla Madonna del Pilerio. Non è facile ascoltare il battito nel petto di un sistema salute malato, capace solo di declinare il verbo economico nel disastro dei numeri impietosi di un’assistenza negata. Una politica al risparmio che provoca, inevitabilmente, mormorii inquieti che risalgono dagli angoli più remoti del vecchio ospedale. E non sono gli uomini a lamentarsi, è la disperazione che si vive quotidianamente davanti all’impossibilità di ricevere convincenti ed immediate risposte sul proprio stato di salute. Liste d’attesa troppo lunghe, Pronto soccorso sovraffollati, ambulanze del 118 spesso senza medici a bordo, rappresentano la punta dell’iceberg delle criticità che pesano sulla qualità dei servizi offerti dai presidi sanitari della regione e dall’Annunziata in particolare. Il commissario straordinario, Gianfranco Filippelli, ieri ha incontrato, nella Biblioteca dell’ospedale, i direttori delle Uoc. La terapia d’urto per cominciare a risalire la corrente si deve fondare sulla «costruzione di un clima di collaborazione e reciproca fiducia con i quali affrontare proficuamente la stagione di riorganizzazione che ci aspetta».

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Il primo mattone lo ha messo al mattino il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa: «Dobbiamo assolutamente trovare una soluzione, non possiamo permetterci di fare pagare le conseguenze del non decidere ai cittadini, in questo caso ai cittadini calabresi». L’uomo di governo però evita di scivolare nelle sabbie mobili dello scontro muscolare sull’asse Cosenza-Rende per l’ubicazione del nuovo ospedale: «Io credo che dalla parte della politica ci debba essere un’assunzione di responsabilità. Per troppe volte i temi della sanità sono stati temi di scontro e di contrapposizione politica. Io ritengo che sulla sanità il ruolo della politica dovrebbe essere unitario. I cittadini oggi dalla politica pretendono una grande unità istituzionale, una grande unità politica. Soprattutto dopo due anni e mezzo di Covid, di pandemia, oggi c’è bisogno di forte coesione, di forte condivisione. Quindi, certamente da parte del governo massimo sforzo per creare le condizioni affinché i territori arrivino ad una scelta e mi auguro che le ubicazioni dove fare una struttura, dove non farla, non diventi un tema di scontro e di confronto, dobbiamo garantire i servizi ai cittadini e possibilmente che siano servizi di qualità». Poi, nel pomeriggio, gli altri mattoni sono arrivati dal dibattito in aula. Un lungo confronto concluso da un voto scontato: la nuova “Annunziata” nascerà a Vaglio Lise. A favore si sono espressi in 23 (compresi il sindaco Caruso, Bianca Rende e Francesco Luberto).

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