Continua l'emergenza silenziosa dell'ospedale “spoke” “Pasquale Ferrari”. Non si è ancora insediato, infatti, il nuovo direttore sanitario del presidio del Pollino e, dopo i proclami dei giorni scorsi, le Unità operative si muovono abbondantemente sotto l'organico previsto per il loro complessivo funzionamento. Il dott. Greco (neo direttore sanitario) starebbe per entrare nelle sue funzioni dirigenziali. Indiscrezioni fanno cenno a metà luglio. Allo stato resta al suo posto il direttore sanitario facente funzione, dr. Raffaele Cirone. Il quadro attuale è abbastanza impegnativo: le sale sono ormai pronte e non è stato ancora aperto il nuovo blocco operatorio; mentre il Pronto Soccorso avrebbe bisogno di una pianta organica molto più corposa. E continua, ormai senza soluzione di continuità, ad essere più che mai fondamentale, essenziale, basilare, l'apertura del Reparto di Ortopedia – Traumatologia: gli anziani – una delle fasce più deboli della società – spingono per la ricostituzione dell'Unità operativa chiusa a giugno del 2014. Allo stato l'ambulatorio conta di un solo medico. Il gessista (uno) sta per andare in pensione. A settembre tutto potrebbe essere più complicato. Le soluzioni prospettate per gli infortunati conducono ai Reparti di Cosenza e Paola, anche spesso l'emergenza poggia su Catanzaro e, se obbligatorio, a Lagonegro e ad altri presidi di prossimità della Basilicata. Le cadute domestiche sono le più disastrose insieme agli incidenti autostradali che si sono consumati nel corso dell'ultima settimana. Tutto il personale in servizio effettua, ogni giorno, un lavoro assolutamente straordinario. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza