Il traffico di droga gestito attraverso gli smartphone. Roberto Presta, il primo pentito della Valle dell’Esaro, ha ricostruito ai giudici del Tribunale di Cosenza come avveniva lo spaccio di sostanza stupefacente nel Cosentino nella zona che era di loro pertinenza. Collegato in videoconferenza, il collaboratore di giustizia che è stato sentito nel processo “Valle dell’Esaro”, ha descritto la geografia del traffico di droga come aveva già fatto nel 2021 nei verbali che racchiudono le testimonianze rese al pubblico ministero della Dda di Catanzaro. Presta ha deciso di saltare il fosso nel 2020 e da quel momento sta raccontando quello che accadeva, in particolare, nella Valle dell’Esaro. Il collaboratore di giustizia ha, prima, spiegato di che cosa si occupava: «Mi occupo di traffico di droga da prima del 2008, poi sono stato arrestato. Facevo parte di un’associazione più ampia insieme a mio fratello Antonio Presta, e mio nipote Giuseppe Presta». Poi ha descritto i ruoli che ognuno di loro aveva: «Francesco Ciliberti ha sposato la figlia di Franco Presta e anche lui si occupava di droga. Mio fratello era al vertice del sodalizio e dava direttive sui quantitativi da acquistare e sulla vendita dello stupefacente. Il mio era un ruolo inferiore, vendevo la cocaina e la marijuana sia per il gruppo, sia da solo». . Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza