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Corigliano Rossano, disabili maltrattati: gli indagati restano agli arresti domiciliari

Decisione del Gip. Respinta dal magistrato la richiesta di revoca della misura cautelare

Ten. con. Raffaele Giovinazzo

Restano agli arresti domiciliari le tre persone, due operatori sociosanitari e un educatore, coinvolte nella vicenda dei maltrattamenti ai danni degli ospiti disabili di un centro diurno a Rossano.
Il gip del tribunale di Castrovillari, Simone Falerno, ha infatti rigettato la richiesta avanzata dagli avvocati difensori e ha confermato la misura cautelare emessa al momento dell’arresto. La decisione è giunta nella tarda mattinata di ieri, a conclusione degli interrogatori di garanzia che si erano conclusi lunedì scorso, dopo che era stata sollevata una eccezione da parte della difesa di uno degli indagati. Il legale aveva chiesto e ottenuto di poter visionare le registrazioni dei video che sono parte integrante delle ipotesi di accusa formulate.
Sott’inchiesta sono finiti Francesco Ritacco, Luciana Antoniotti e Grazia Fusaro, difesi rispettivamente dagli avvocati Roberto Laghi e Giuseppe Vena, Giovanni Bruno, Livio e Francesco Calabrò. Tutti i legali hanno confermato che faranno ricorso al Tribunale della Libertà di Catanzaro.
Intanto permane lo sconcerto in città con la comunità che è rimasta attonita e incredula dinnanzi alle accuse mosse nei confronti degli operatori, accusati di maltrattamenti su persone disabili che frequentavano il centro diurno con sede allo scalo rossanese.

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